Ricette

Brodi, Gelatina e Sughi

n.
5

Sugo di carne che i francesi chiamano salsa spagnuola

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Minestre

Una volta si diceva che la minestra era la biada dell’uomo; oggi i medici consigliano di mangiarne poca per non dilatare troppo lo stomaco e per lasciare la prevalenza al nutrimento carneo, il quale rinforza la fibra, mentre i farinacei, di cui le minestre ordinariamente si compongono, risolvendosi in tessuto adiposo, la rilassano. A questa teoria non contraddico: ma se mi fosse permessa un’osservazione, direi: Poca minestra a chi non trovandosi nella pienezza delle sue forze, né in perfetta salute, ha bisogno di un trattamento speciale; poca minestra a coloro che avendo tendenza alla pinguedine ne vogliono rattener lo sviluppo; poca minestra, e leggiera, ne’ pranzi di parata se i commensali devono far onore alle varie pietanze che le vengono appresso; ma all’infuori di questi casi una buona e generosa minestra per chi ha uno scarso desinare sarà sempre la benvenuta, e però fatele festa. Penetrato da questa ragione mi farò un dovere d’indicare tutte quelle minestre che via via l’esperienza mi verrà suggerendo.

I piselli del n. 427 possono dar sapore e grazia, come tutti sanno, alle minestre in brodo di riso, pastine e malfattini; ma si prestano ancora meglio per improvvisare, se manca il brodo, il risotto del n. 75.

Minestre in Brodo

n.
8

Tortellini all'italiana (Agnellotti)

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n.
15

Minestra di semolino composta I

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n.
16

Minestra di semolino composta II

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n.
17

Minestra di krapfen

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n.
21

Minestra di passatelli di carne

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n.
23

Minestra di nocciuole di semolino

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n.
24

Minestra di bomboline di farina

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n.
27

Minestra di latte composta

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n.
29

Minestra di bomboline di patate

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n.
30

Minestra di bomboline di riso

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n.
31

Minestra di due colori

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n.
34

Zuppa di zucca gialla

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n.
35

Zuppa di purè di piselli, di grasso

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n.
37

Zuppa di acetosa

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n.
38

Zuppa sul sugo di carne

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n.
40

Zuppa alla spagnuola

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n.
41

Zuppa di pane d'uovo

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n.
42

Risi e luganighe

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n.
44

Quaglie col riso

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n.
49

Riso con zucchini

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n.
50

Zuppa con le cipolle alla francese

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n.
52

Zuppa di gamberi col sugo di carne

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n.
53

Zuppa alla Stefani

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n.
54

Anolini alla parmigiana

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Minestre asciutte di magro

n.
56

Zuppa di purè di piselli, di magro

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n.
60

Semolino di magro

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n.
63

Spaghetti con le telline

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n.
66

Zuppa alla certosina

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n.
67

Pastine o capellini sul brodo di ombrina

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n.
68

Zuppa di purè di piselli secchi

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n.
69

Tagliatelle col prosciutto

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n.
72

Risotto colle telline

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n.
73

Risotto colle tinche

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n.
74

Risotto nero con le seppie alla fiorentina

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n.
75

Risotto coi piselli

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n.
76

Risotto coi funghi

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n.
77

Risotto coi pomodori

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n.
78

Risotto alla milanese I

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n.
79

Risotto alla milanese II

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n.
80

Risotto alla milanese III

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n.
81

Risotto coi ranocchi

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n.
82

Risotto coi gamberi

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n.
83

Risotto col brodo di pesce

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n.
84

Maccheroni alla francese

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n.
86

Maccheroni alla napoletana II

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n.
87

Maccheroni alla bolognese

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n.
90

Gnocchi di farina gialla

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n.
91

Pappardelle all'aretina

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n.
92

Paste alla cacciatora

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n.
93

Paste colle arzavole

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n.
94

Pappardelle col sugo di coniglio

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n.
95

Pappardelle colla lepre I

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n.
96

Pappardelle colla lepre II

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n.
99

Ravioli alla genovese

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n.
100

Spaghetti colle acciughe

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n.
101

Spaghetti coi naselli

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n.
106

Spaghetti con la balsamella

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n.
107

Minestra di erbe passate

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Principii

Principii o antipasto sono propriamente quelle cosette appetitose che s’imbandiscono per mangiarle o dopo la minestra, come si usa in Toscana, cosa che mi sembra più ragionevole, o prima, come si pratica in altre parti d’Italia. Le ostriche, i salumi, tanto di grasso, come prosciutto, salame, mortadella, lingua; quanto di magro: acciughe, sardine, caviale, mosciame (che è la schiena salata del tonno), ecc., possono servire da principio tanto soli che accompagnati col burro. Oltre a ciò i crostini, che vi descriverò qui appresso, servono benissimo all’uopo.

n.
109

Crostini di tartufi

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n.
110

Crostini di fegatini di pollo

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n.
111

Crostini di fegatini di pollo con salvia

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n.
112

Crostini di beccaccia

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n.
113

Crostini diversi

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n.
115

Crostini di fegatini e acciughe

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n.
116

Crostini di milza

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Salse

La migliore salsa che possiate offrire ai vostri invitati è un buon viso e una schietta cordialità. Brillat Savarin diceva: «Invitare qualcuno è lo stesso che incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che dimora sotto il vostro tetto». Le poche ore che vorreste rendere piacevoli all’amico ospitato, vengono oggigiorno preventivamente turbate da certe cattive usanze che cominciano ad introdursi e minacciano di generalizzarsi; intendo della così detta visita di digestione entro gli otto giorni e della mancia ai servitori della casa per un pranzo ricevuto. Quando si abbia a spendere per un pranzo, meglio è di
pagarlo al trattore, che così non si contraggono obblighi con nessuno; di più, quella seccatura di una visita a termine fisso e a rima obbligata, che non parte spontanea dal cuore, è una vera balordaggine.

n.
121

Salsa di capperi e acciughe

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n.
122

Salsa di magro per paste asciutte

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n.
123

Salsa alla maître d'hôtel

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n.
129

Salsa gialla per pesce lesso

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n.
130

Salsa olandese

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n.
132

Salsa con capperi per pesce lesso

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n.
135

Salsa del Papa

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n.
136

Salsa tartufata

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n.
138

Salsa di peperoni

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Uova

Le uova, dopo la carne, tengono il primo posto fra le sostanze nutritive. L’illustre fisiologo Maurizio Schiff, quando teneva cattedra a Firenze, dimostrava che la chiara è più nutriente del torlo, il quale è composto di sostanze grasse e che le uova crude o pochissimo cotte sono meno facili a digerirsi delle altre, perché lo stomaco deve fare due operazioni invece di una: la prima di coagularle, la seconda di elaborarle per disporle all’assimilazione. Meglio è dunque attenersi alla via di mezzo, e cioè: né poco, né troppo cotte. La primavera è la stagione in cui le uova sono di più grato sapore. Le uova fresche si danno a bere alle puerpere e il popolo giudica sia cibo conveniente anche agli sposi novelli. Ci fu una volta il figlio di un locandiere da me conosciuto, un giovinastro grande, grosso e minchione, il quale essendosi sciupata la salute nel vizio, ricorse al medico che gli ordinò due uova fresche a bere ogni mattina. Datosi il caso favorevole e sfavorevole, insieme, che nella locanda v’era un grande pollaio, ivi si recava e beveva le uova appena uscite dalla gallina; ma, come accade, il tempo dando consiglio, dopo qualche giorno di questa cura il baccellone cominciò a ragionare: «Se due uova fanno bene, quattro faranno meglio» e giù quattro uova. Poi: «Se quattro fanno bene, sei faranno meglio che mai» e giù sei uova per mattina; e con questo crescendo arrivò fino al numero di dodici o quattordici al giorno; ma finalmente gli fecero fogo, e un forte gastricismo lo tenne in letto non so quanto tempo a covar le uova bevute.

n.
141

Uova stracciate

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n.
142

Rossi d'uovo al canapè

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n.
143

Uova ripiene I

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n.
144

Uova ripiene II

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n.
146

Frittata in zoccoli

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n.
148

Frittata di spinaci

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n.
149

Frittata di fagiolini in erba

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n.
150

Frittata di cavolfiore

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n.
151

Frittata in riccioli per contorno

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n.
152

Frittata colla pietra di vitella di latte

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Paste e pastelle

n.
155

Pasta sfoglia a metà

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n.
158

Pasta per pasticci diacci di carne

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Ripieni

n.
160

Ripieno pei polli

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n.
161

Ripieno di carne per pasticci di pasta sfoglia

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Fritti

n.
164

Fritto ripieno di mostarda

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n.
166

Fritto di cardoni

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n.
170

Fritto di semolino

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n.
171

Pallottole di semolino

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n.
176

Fritto alla romana I

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n.
177

Fritto alla romana II

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n.
178

Frittelle di riso I

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n.
179

Frittelle di riso II

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n.
180

Frittelle di semolino

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n.
181

Frittelle di tondone

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n.
183

Bombe e pasta siringa

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n.
184

Bombe composte

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n.
185

Bombe di semolino

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n.
187

Cotolette di carciofi

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n.
193

Amaretti fritti

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n.
197

Crocchette di animelle

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n.
198

Crocchette di riso semplici

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n.
199

Crocchette di riso composte

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n.
200

Crocchette di patate

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n.
202

Perine di riso

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n.
203

Fritto negli stecchini

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n.
207

Petti di pollo alla scarlatta

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n.
210

Fegato col vino bianco

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n.
214

Crema fritta I

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n.
217

Coratella d'agnello alla bolognese

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n.
220

Cotolette imbottite

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n.
221

Bracioline di vitella di latte all'uccelletto

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n.
222

Saltimbocca alla romana

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n.
223

Bocconi di pane ripieni

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Tramessi

Sono gli entremets dei Francesi; piatti di minor conto, che si servono tra una portata e l’altra.

n.
228

Donzelline ripiene di acciughe salate

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n.
230

Gnocchi di semolino

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n.
231

Gnocchi alla romana

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n.
232

Polenta di farina gialla colle salsicce

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n.
233

Polenta pasticciata

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n.
234

Maccheroni colla balsamella

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n.
235

Maccheroni col pangrattato

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n.
236

Costolette d'agnello vestite

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n.
237

Costolette nella carta

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n.
243

Salsiccia colle uova

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n.
244

Salsiccia coll'uva

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n.
245

Riso per contorno

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n.
249

Tortini di ricotta

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n.
252

Pizza a libretti

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Umidi

Gli umidi, generalmente, sono i piatti che più appetiscono; quindi è bene darsi per essi una cura speciale, onde riescano delicati, di buon gusto e di facile digestione. Sono in mala voce di esser nocivi alla salute; ma io non lo credo. Questa cattiva opinione deriva più che altro da non saperli ben fare; non si pensa, cioè, a digrassarli, si è troppo generosi cogli aromi e coi soffritti e, ciò che è il peggio, se ne abusa. Nelle grandi cucine, ove il sugo di carne non manca mai, molti umidi si possono tirare con questo insieme col burro; e allora riescono semplici e leggieri; ma quando il sugo manca, ed è necessario ricorrere ai soffritti, bisogna usarli con parsimonia e farli con esattezza tanto nella quantità, che nel grado di cottura.

n.
253

Stracotto di vitella

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n.
254

Stracotto alla bizzarra

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n.
258

Pollo disossato ripieno

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n.
259

Soufflet di pollo

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n.
260

Pollastra in umido con contorno di riso

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n.
261

Braciuola di manzo ripiena, in umido

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n.
262

Braciuola di manzo alla sauté o in teglia

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n.
263

Pollo alla contadina

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n.
264

Pollo con la marsala

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n.
265

Pollo colle salsicce

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n.
266

Pollo in salsa d'uovo

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n.
267

Pollo con la panna

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n.
268

Pollo alla Marengo

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n.
269

Petti di pollo alla sauté

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n.
270

Germano ossia anatra selvatica I

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n.
271

Germano in umido II

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n.
272

Anatra domestica

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n.
273

Anatra domestica con contorno di riso

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n.
275

Folaghe in umido

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n.
276

Piccioni in umido

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n.
277

Piccione all'inglese o piccion paio

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n.
278

Manicaretto di piccioni

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n.
279

Timballo di piccioni

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n.
282

Storni in istufa

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n.
283

Uccelli in salmì

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n.
284

Stufato di lepre

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n.
286

Cignale fra due fuochi

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n.
287

Costolette di daino alla cacciatora

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n.
290

Lingua di bue al sugo di carne

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n.
291

Arnioni saltati

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n.
292

Arnioni per colazione

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n.
293

Arnioni alla fiorentina

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n.
294

Cosciotto o spalla di castrato in cazzaruola I

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n.
295

Cosciotto o spalla di castrato in cazzaruola II

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n.
296

Lombata di castrato ripiena

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n.
298

Bue alla brace

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n.
300

Bue alla California

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n.
302

Scaloppine alla livornese

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n.
303

Scaloppine di carne battuta

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n.
304

Scaloppine alla genovese

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n.
305

Scaloppine con la panna acida

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n.
306

Scaloppine di vitella di latte in tortino

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n.
307

Bracioline ripiene

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n.
309

Bracioline alla contadina

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n.
311

Cotolette di vitella di latte in salsa d'uovo

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n.
312

Cotolette di vitella di latte coi tartufi alla bolognese

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n.
313

Cotolette col prosciutto

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n.
316

Polpettone di carne cruda alla fiorentina

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n.
319

Agnello coi piselli all'uso di Romagna

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n.
320

Spalla d'agnello all'ungherese

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n.
321

Testicciuola d'agnello

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n.
322

Coteghino fasciato

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n.
323

Stufatino di muscolo

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n.
324

Stufatino di petto di vitella di latte coi finocchi

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n.
325

Vitella di latte in guazzetto

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n.
327

Arrostini di vitella di latte alla salvia

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n.
328

Lombo di maiale ripieno

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n.
329

Bue garofanato

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n.
330

Animelle alla bottiglia

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n.
331

Trippa col sugo

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n.
332

Trippa legata con le uova

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n.
333

Trippa alla corsa

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n.
334

Polpette di trippa

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n.
336

Lingua in umido

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n.
337

Fegato di vitella di latte alla militare

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n.
338

Braciuole di castrato e filetto di vitella alla finanziera

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n.
339

Braciuoline ripiene con carciofi

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n.
340

Filetto colla marsala

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n.
341

Filetto alla parigina

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n.
342

Carne alla genovese

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n.
343

Sformato di semolino ripieno di carne

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n.
344

Sformato di pasta lievita

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n.
345

Sformato di riso col sugo guarnito di rigaglie

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n.
346

Sformato della signora Adele

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n.
347

Budino alla genovese

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n.
348

Budino di cervelli di maiale

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n.
349

Pasticcio di maccheroni

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n.
350

Umido incassato

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n.
351

Sformato di riso colle rigaglie

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n.
352

Umido di rigaglie di pollo col sedano

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n.
353

Scaloppine alla bolognese

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n.
354

Piccione coi piselli

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n.
356

Lesso rifatto all'inglese

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n.
357

Lesso rifatto all'italiana

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n.
359

Carne all'imperatrice

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Rifreddi

n.
362

Scaloppine di lingua farsite in bella vista

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n.
364

Rifreddo di vitella di latte

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n.
370

Pasticcio freddo di cacciagione

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n.
371

Pasticcio di carne

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n.
372

Pasticcio di lepre

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Erbaggi e legumi

Gli umidi, generalmente, sono i piatti che più appetiscono; quindi è bene darsi per essi una cura speciale, onde riescano delicati, di buon gusto e di facile digestione. Sono in mala voce di esser nocivi alla salute; ma io non lo credo. Questa cattiva opinione deriva più che altro da non saperli ben fare; non si pensa, cioè, a digrassarli, si è troppo generosi cogli aromi e coi soffritti e, ciò che è il peggio, se ne abusa. Nelle grandi cucine, ove il sugo di carne non manca mai, molti umidi si possono tirare con questo insieme col burro; e allora riescono semplici e leggieri; ma quando il sugo manca, ed è necessario ricorrere ai soffritti, bisogna usarli con parsimonia e farli con esattezza tanto nella quantità, che nel grado di cottura.

n.
377

Zucchini ripieni

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n.
378

Zucchini ripieni di magro

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n.
379

Fagiuolini e zucchini alla sauté

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n.
380

Fagiuolini in salsa d'uovo

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n.
381

Fagiuolini colla balsamella

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n.
386

Sformato di fagiuolini

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n.
387

Sformato di cavolfiore

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n.
390

Sformato di spinaci

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n.
392

Sformato di finocchi

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n.
396

Funghi trippati

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n.
401

Petonciani in umido

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n.
407

Cardoni con la balsamella

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n.
410

Cipolline in istufa

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n.
411

Cipolline per contorno ai coteghini

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n.
412

Sedani per contorno

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n.
413

Sedani per contorno al lesso

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n.
414

Lenticchie intere per contorno

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n.
415

Lenticchie passate per contorno

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n.
416

Carciofi in salsa

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n.
421

Pasticcio di carciofi e piselli

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n.
424

Piselli alla francese I

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n.
425

Piselli alla francese II

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n.
426

Piselli col prosciutto

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n.
428

Sformato di piselli freschi

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n.
430

Pomodori ripieni

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n.
431

Cavolfiore colla balsamella

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n.
433

Sauer-kraut II

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n.
436

Cavolo ripieno

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n.
437

Cavolo bianco per contorno

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n.
438

Cavolo nero per contorno

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n.
439

Finocchi con la balsamella

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n.
440

Finocchi per contorno

Scopri

n.
441

Patate alla sauté

Scopri

n.
442

Patate tartufate

Scopri

n.
443

Passato di patate

Scopri

n.
445

Tortino di zucchini

Scopri

n.
446

Tortino di patate I

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n.
447

Tortino di patate II

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n.
448

Spinaci per contorno

Scopri

n.
451

Sformato di zucchini passati

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n.
452

Sformato di funghi

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n.
453

Cavolo verzotto per contorno

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Piatti di pesce

Qualità e stagione dei pesci Tra i pesci comuni, i più fini sono: lo storione, il dentice, l’ombrina, il ragno, la sogliola, il rombo, il pesce San Pietro, l’orata, la triglia di scoglio, la trota d’acqua dolce; ottimi tutto l’anno, ma la sogliola e il rombo specialmente d’inverno. Le stagioni per gli altri pesci più conosciuti sono: pel nasello, l’anguilla e i totani, tutto l’anno; ma l’anguilla è più adatta l’inverno e i totani sono migliori l’estate. Pel muggine grosso di mare, il luglio e l’agosto; pel muggine piccolo (cefalo), l’ottobre e il novembre, ed anche tutto l’inverno. Pei ghiozzi, frittura e seppie, il marzo, l’aprile e il maggio. Pei polpi, l’ottobre. Per le sarde e le acciughe, tutto l’inverno fino all’aprile. Per le triglie (barboni), il settembre e l’ottobre. Pel tonno, dal marzo all’ottobre. Per lo sgombro, la primavera, specialmente il maggio; questo pesce, per la sua carne dura e tigliosa, si usa cuocerlo in umido; volendolo fare in gratella sarà bene metterlo al fuoco sopra un foglio grosso di carta unto e condirlo con olio, sale, pepe e qualche foglia di ramerino. Tra i crostacei, uno de’ più stimati è l’arigusta, o aragosta, buona tutto l’anno, ma meglio in primavera, e tra le conchiglie, l’ostrica, la quale ne’ luoghi di ostricultura si raccoglie dall’ottobre all’aprile. Il pesce, se è fresco, ha l’occhio vivace e lucido; lo ha pallido ed appannato se non è fresco. Un altro indizio della sua freschezza è il colore rosso delle branchie; ma queste potendo essere state colorite ad arte col sangue, toccatele con un dito e portatevelo al naso: l’odore vi farà la spia. Un altro carattere del pesce fresco è la sodezza delle carni, perché se sta molto nel ghiaccio diventa frollo e morbido al tatto. I marinai dicono che, i crostacei e i ricci di mare, sono più pieni pescati durante il chiaro di luna.

n.
460

Pesce col pangrattato

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n.
462

Pesce squadro in umido

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n.
464

Rotelle di palombo in salsa

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n.
466

Filetti di sogliole col vino

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n.
470

Triglie di scoglio in gratella

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n.
475

Tonno sott'olio in salsa alla bolognese

Scopri

n.
478

Conchiglie ripiene

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n.
480

Storione in fricandò

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501

Tinche alla sauté

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Pasticcio di magro

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Baccalà alla bolognese

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Cotolette di baccalà

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Baccalà in salsa bianca

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Luccio in umido

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Arrosti

Gli arrosti allo spiede, eccezion fatta degli uccelli e dei piccioni, ne’ quali sta bene la salvia intera, non si usa più di lardellarli né di pillottarli, né di steccarli con aglio, ramerino od altri odori consimili che facilmente stuccano o tornano a gola. Dove l’olio è buono ungeteli con questo liquido, altrimenti usate lardo o burro ove, per qualche ragione locale, si suol dar la preferenza all’uno più che all’altro di questi condimenti. L’arrosto, in generale, si preferisce saporito e però largheggiate alquanto col sale per le carni di vitella di latte, agnello, capretto, pollame e maiale: tenetevi più scarsi colle carni grosse e coll’uccellame perché queste sono carni per sé stesse assai saporite; ma salate sempre a mezza o anche a due terzi di cottura. Commettono grave errore coloro che salano un arrosto qualunque prima di infilarlo nello spiede perché il fuoco allora lo prosciuga, anzi lo risecchisce. Il maiale e le carni di bestie lattanti, come vitella di latte, agnello, capretto e simili, debbono esser ben cotte per prosciugare la soverchia loro umidità. Il manzo e il castrato cuoceteli assai meno perché, essendo queste carni molto asciutte devono restare sugose. Gli uccelli cuoceteli a fiamma, ma badate di non arrivarli troppo, ché quelle carni perderebbero allora gran parte del loro aroma; però avvertite che non sanguinino il che potrete conoscere pungendoli sotto l’ala. Anche dei polli si può conoscere la giusta cottura quando, pungendoli nella stessa maniera, non esce più sugo. Le carni di pollo risulteranno più tenere e di miglior colore se le arrostirete involtate dentro ad un foglio la cui parte aderente alla carne sia prima stata unta di burro; per evitare che la carta bruci, ungetela spesso all’esterno. A mezza cottura levate il foglio e terminate di cuocere il pollo, il tacchino o altro che sia, salandoli ed ungendoli. In questo caso sarà bene di mettere un po’ di sale nel loro interno prima d’infilarli allo spiede e di steccar con lardone il petto de’ tacchini e delle galline di Faraone. Qui è bene avvertire che il piccione giovane e il cappone ingrassato, sia arrosto che lesso, sono migliori diacci che caldi e stuccano meno. Le carni arrostite conservano meglio, che preparate in qualunque altra maniera, le loro proprietà alimentari e si digeriscono più facilmente.

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Sfilettato tartufato

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Arrosto di vitella di latte

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Petto di vitella di latte in forno

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Arrosto di lepre II

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Coniglio arrosto

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Arrosto morto lardellato

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Piccione a sorpresa

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Braciuola di manzo ripiena arrosto

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Costolette di vitella di latte alla milanese

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Pollo ripieno arrosto

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Cappone arrosto tartufato

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Pollo al diavolo

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Pollo in porchetta

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Arrosto morto di pollo alla bolognese

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Pollo alla Rudinì

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Anatra domestica arrosto

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Agnello all'orientale

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Piccione in gratella

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Bistecca alla fiorentina

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Bistecca nel tegame

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Arnioni alla Parigina

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Pasticceria

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Gâteau à la noisette

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Budino di nocciuole Avellane

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Biscotti croccanti I

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Biscotti croccanti II

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Bastoncelli croccanti

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Biscotti da famiglia

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Biscotti della salute

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Torta mantovana

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Torta ricciolina I

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Torta ricciolina II

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Torta frangipane

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Torta alla marengo

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Torta coi pinoli

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Torta svizzera

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Dolce alla napoletana

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Pasta genovese

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Pasta di farina gialla I

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Pasta di farina gialla II

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Stiacciata coi siccioli

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Stiacciata alla livornese

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Foccaccia coi siccioli

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604

Panettone Marietta

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605

Pane bolognese

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Ciambelle ossia buccellati I

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Ciambelle ossia buccellati II

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Pasta Maddalena

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611

Quattro quarti all'inglese

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Quattro quarti all'italiana

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Dolce di mandorle

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Fave alla romana o dei morti

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Tortelli di ceci

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Pasticcini di marzapane

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Pasticcini di semolino

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Pasticcini di riso

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Pasticcini di pasta beignet

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Dolce di chiare d'uovo

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Pastine pel the

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Lingue di gatto

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Torte e dolci al cucchiaio

Non per farmene bello, ma per divertire il lettore ed appagare il desiderio di un incognito, che si firma un ammiratore, pubblico la seguente lettera giuntami il 14 luglio 1906, da Portoferraio, mentre stavo correggendo in questo punto le bozze di stampa della decima edizione. Stimat.mo Sig. Artusi, Un poeta mi regala un esemplare del suo bel libro La scienza in cucina, aggiungendovi alcuni versi, che le trascrivo, perché possano servirle in caso di una nuova ristampa, che le auguro prossima. Ecco i versi:

Della salute è questo il breviario, L’apoteosi è qui della papilla: L’uom mercè sua può viver centenario Centellando la vita a stilla a stilla. Il solo gaudio uman (gli altri son giuochi) Dio lo commise alla virtù de’ cuochi; Onde sé stesso ogni infelice accusi Che non ha in casa il libro dell’Artusi; E dieci volte un asino si chiami Se a mente non ne sa tutti i dettami.

UN AMMIRATORE

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Torta di zucca gialla

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641

Torta di patate

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642

Torta milanese

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Torta di semolino

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Torta di pane bruno alla tedesca

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Torta di mandorle e cioccolata

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652

Sformato di farina dolce

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Biscottini puerperali

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Budino di semolino

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Budino di semolino e conserve

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659

Budino di farina di riso

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660

Budino alla tedesca

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Budino di patate

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Budino di riso

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Dolce di cioccolata

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Pudding Cesarino

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Bavarese lombarda

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Sformato di conserve

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Sgonfiotto di farina gialla

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Gnocchi di latte

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Migliaccio di Romagna

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703

Soufflet di cioccolata

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Soufflet di Luisetta

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706

Soufflet di riso

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Soufflet di castagne

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Riso in composta

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713

Pasticcio a sorpresa

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720

Budino di pane e cioccolata

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