Umidi

281. Tordi finti

Tordi finti perché li rammenta l’odore del ginepro e un poco anche il sapore della composizione. È un piatto che può piacere e farete bene a provarlo.

  • Magro di vitella di latte senz’osso per sei tordi, gr. 300.
  • Coccole di ginepro, n. 6.
  • Fegatini di pollo, n. 3.
  • Acciughe salate, n. 3.
  • Olio, cucchiaiate n. 3.
  • Lardone, quanto basta.

Questi finti tordi devono aver l’apparenza di bracioline ripiene, quindi della vitella di latte fatene sei fette sottili, spianatele, date loro una bella forma e mettete da parte i ritagli. Questi coi fegatini, un pezzetto di lardone, le coccole di ginepro, le acciughe nettate, e una foglia di salvia, formeranno il composto per riempirle; e però tritate il tutto finissimo e conditelo con poco sale e pepe. Dopo avere arrocchiate le bracioline con questo composto, fasciatele con una fetta sottile del detto lardone, frapponendo fra questo e la carne mezza foglia di salvia, e legatele in croce. Grammi 60 di lardone in tutto, credo potrà bastare.

Ora che avete preparato le bracioline, ponetele a fuoco vivo in una sauté oppure in una cazzaruola scoperta con le dette tre cucchiaiate d’olio, e conditele ancora leggermente con sale e pepe. Quando saranno rosolate da tutte le parti, scolate l’unto, lasciando però il bruciaticcio in fondo al vaso, e tiratele a cottura col brodo versato a pochino per volta, perché devono rimanere in ultimo quasi asciutte.

Mandatele in tavola slegate, sopra a sei fette di pane appena arrostito e bagnate coll’intinto ristretto rimasto dopo la cottura.

Sono buone anche diacce.

Procedimento

Durata
Circa 1 ora
Ingredienti
Magro di vitella di latte senz’osso, coccole di ginepro, fegatini di pollo, acciughe salate, olio, lardone, salvia, sale, pepe, pane
Strumenti
Cazzaruola, sauté, tagliere, coltello

Passaggi

Passaggi

1. Preparazione delle Bracioline

Dalla vitella di latte, ricavate sei fette sottili e spianatele fino a ottenere una forma uniforme. I ritagli di carne, insieme ai fegatini di pollo, un pezzetto di lardone, coccole di ginepro, acciughe pulite e una foglia di salvia, vanno tritati finemente per formare il ripieno. Condite il tutto con un pizzico di sale e pepe. Disponete il ripieno sulle fette di carne e avvolgetele su se stesse.

2. Avvolgimento e Cottura

Arrotolate ogni fetta di carne intorno al ripieno, avvolgendo con una sottile fetta di lardone. Frapporre tra il lardone e la carne mezza foglia di salvia. Legate gli involtini in croce. In una cazzaruola o in una sauté, scaldate l’olio a fuoco vivo, aggiungete gli involtini, condite con un po' di sale e pepe, poi rosolateli uniformemente. Dopo la rosolatura, scolate l’unto e continuate la cottura aggiungendo brodo poco a poco.

3. Presentazione

Lasciate cuocere fino a che gli involtini non sono quasi asciutti. Una volta pronti, scollegateli dai legacci e serviteli su fette di pane leggermente tostate. Versate sopra il sugo denso rimasto dalla cottura. Potete servirli sia caldi che freddi.

Curiosità, aneddoti, info aggiuntive

I tordi finti sono una fantasia di sapori che mantiene il fascino dei piatti tradizionali italiani pur non essendo fatti con l'ingrediente da cui prendono il nome. Questi involtini ricordano i veri tordi grazie all'utilizzo di ginepro, un aroma tipico della cacciagione.

L'uso delle acciughe e dei fegatini amalgama ulteriormente i sapori, creando un piatto che stupisce e incuriosisce.