Minestre
103. Spaghetti da quaresima
Molti leggendo questa ricetta esclameranno: – Oh che minestra ridicola! – eppure a me non dispiace; si usa in Romagna e, se la servirete a dei giovanotti, sarete quasi certi del loro aggradimento.
Pestate delle noci framezzo a pangrattato, uniteci dello zucchero a velo e l’odore delle spezie e, levati asciutti gli spaghetti dall’acqua, conditeli prima con olio e pepe, poi con questo pesto a buona misura.
Per grammi 400 di spaghetti, che possono bastare per cinque persone:
- Noci sgusciate, grammi 60.
- Pangrattato, grammi 60.
- Zucchero bianco a velo, grammi 30.
- Spezie fini, un cucchiaino colmo.
Procedimento
- Durata
- 30 minuti
- Ingredienti
- Spaghetti, Noci sgusciate, Pangrattato, Zucchero a velo, Spezie fini, Olio, Pepe
- Strumenti
- Pentola grande, Pestello o frullatore, Ciotola
Passaggi
1. Preparazione del pimento
Pestate le noci insieme al pangrattato utilizzando un pestello o un frullatore. Aggiungete lo zucchero a velo e un cucchiaino colmo di spezie fini continuando a mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Mettete da parte questo 'pesto' che servirà per condire gli spaghetti una volta cotti.
2. Cottura degli spaghetti
In una pentola grande, portate a ebollizione abbondante acqua salata e cuocete i 400 grammi di spaghetti seguendo le indicazioni di cottura sulla confezione oppure assicurandovi che siano al dente. Una volta cotti, scolateli immediatamente per evitarne la cottura eccessiva.
3. Condimento finale
Una volta scolati, condite gli spaghetti ancora caldi con olio e pepe a vostro gusto. Successivamente, amalgamateli con il pesto di noci preparato precedentemente. Assicuratevi che tutti gli spaghetti siano ben conditi con il sapore del pesto per un gusto equilibrato e delizioso.
Curiosità, aneddoti, info aggiuntive
Questa ricetta è uno spunto interessante di come la Romagna abbia saputo creare piatti semplici, ma capaci di conquistare i palati, anche di giovani e giovanotti, grazie all'uso di ingredienti locali e di facile reperibilità.
L'utilizzo dello zucchero a velo insieme alle spezie è un esempio dell'arte culinaria legata alla cucina romagnola, che spesso ricerca un equilibrio tra sapori inusuali.