Ripieni
161. Ripieno di carne per pasticci di pasta sfoglia
Si può fare questo ripieno o con vitella di latte stracottata, o con fegatini di pollo, o con animelle. Io preferirei le animelle come cosa più delicata d’ogni altra; ma comunque sia non mancherei di dare a questo ripieno l’odore de’ tartufi alla loro stagione. Se trattasi di animelle mettetele al fuoco con un pezzetto di burro, conditele con sale e pepe, e quando avran preso colore finite di cuocerle col sugo n. 4, poi tagliatele alla grossezza di un cece o meno. Alle medesime unite un cucchiaio o due di balsamella n. 137, un po’ di lingua salata, oppure un poco di prosciutto grasso e magro tagliato a piccoli dadi, un pizzico di parmigiano e una presa di noce moscata, procurando che gli ingredienti sieno in dose tale da rendere il composto di grato e delicato sapore. Lasciatelo ghiacciare bene che così assoda e si adopra meglio. Per chiuderlo nella pasta sfoglia n. 154 ci sono due modi, potendovi servire in ambedue dello stampo delle offelle di marmellata n. 614, od anche di uno stampo ovale. Il primo sarebbe di cuocere la pasta col composto framezzo, il secondo di riempirla dopo cotta. Nel primo caso ponete il composto in mezzo al disco, inumiditene l’orlo con un dito bagnato, copritelo con altro disco simile e cuoceteli. Nel secondo caso, che riesce più comodo per chi, avendo un pranzo da allestire, può cuocere la pasta sfoglia un giorno avanti, si uniscono i due dischi insieme senza il composto; ma nel disco di sopra, prima di sovrapporlo, s’incide con un cerchietto di latta un tondo della grandezza di una moneta da 10 centesimi. Il pasticcino cuocendo rigonfia naturalmente e lascia un vuoto nell’interno; sollevando poi colla punta di un coltello il cerchietto inciso di sopra, che ha la forma di un piccolo coperchio, potete alquanto ampliare, volendo, il vuoto stesso, riempirlo e riporvi il suo coperchio. In tal modo, per mandarli in tavola, basta scaldarli; ma la pasta sfoglia prima di esser cotta va sempre dorata coi rosso d’uovo, solo alla superficie. Se si trattasse di riempire un vol-au-vent va tirato invece un intingolo con rigaglie di pollo ed animelle, il tutto tagliato a pezzi grossi.
Procedimento
- Durata
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- Ingredienti
- Animelle, burro, sale, pepe, sugo, balsamella, lingua salata, prosciutto grasso e magro, parmigiano, noce moscata, pasta sfoglia, rosso d'uovo
- Strumenti
- Stampo per offelle o uno stampo ovale, cerchietto di latta, coltello, pennello per dorare
Passaggi
1. Preparazione delle Animelle
Cuocete le animelle con un pezzetto di burro, sale e pepe. Quando avranno preso colore, finite di cuocerle con sugo e poi tagliatele a pezzetti grandi quanto un cece. Unite un cucchiaio o due di balsamella, un po’ di lingua salata o prosciutto a dadini, un pizzico di parmigiano e una presa di noce moscata. Lasciate raffreddare bene per solidificare il composto.
2. Trasformazione in Pasticcini
Racchiudete il composto nella pasta sfoglia usando uno stampo per offelle o uno stampo ovale. Potete scegliere tra due metodi: cuocere la pasta con il ripieno al suo interno o riempire la pasta una volta cotta. Per il primo metodo, inumidite i bordi del disco con un dito bagnato, copritelo con un altro disco e poi cuocete. Nel secondo metodo, assemblate i dischi prima e usate la cottura per creare un vuoto che riempirete successivamente.
3. Finitura e Servizio
Se optate per il secondo metodo, incidete un tondino sul disco superiore prima di cuocerlo per rendere più facile l'operazione di riempimento. Prima di infornare, dorate la pasta sfoglia con rosso d'uovo sulla superficie. Una volta farciti e chiusi, i pasticcini possono essere facilmente scaldati al momento di servirli.
Curiosità, aneddoti, info aggiuntive
I pasticcini descritti in questa ricetta possono sembrare elaborati, ma rappresentano una classica specialità della cucina italiana dove la cura per i dettagli e la qualità degli ingredienti risultano essenziali.
Le animelle, componente principale della ricetta, rappresentano un esempio di come la cucina tradizionale italiana riesca a dare nuova vita a tagli di carne che oggi sono spesso poco utilizzati.