Pasticceria

560. Presnitz

Eccovi un altro dolce di tedescheria e come buono! Ne vidi uno che era fattura della prima pasticceria di Trieste, lo assaggiai e mi piacque. Chiestane la ricetta la misi alla prova e riuscì perfettamente; quindi, mentre ve lo descrivo, mi dichiaro gratissimo alla gentilezza di chi mi fece questo favore.

  • Uva sultanina, grammi 160.
  • Zucchero, grammi 130.
  • Noci sgusciate, grammi 130.
  • Focaccia rafferma, grammi 110.
  • Mandorle dolci sbucciate, grammi 60.
  • Pinoli, grammi 60.
  • Cedro candito, grammi 35.
  • Arancio candito, grammi 35.
  • Spezie composte di cannella, garofani e macis, grammi 5.
  • Sale, grammi 2.
  • Cipro, decilitri l.
  • Rhum, decilitri l.

L’uva sultanina, dopo averla nettata, mettetela in infusione nel cipro e nel rhum mescolati insieme; lasciatela così diverse ore e levatela quando comincia a gonfiare. I pinoli tagliateli in tre parti per traverso, i frutti canditi tagliateli a piccolissimi dadi, le noci e le mandorle tritatele con la lunetta alla grossezza del riso all’incirca, e la focaccia, che può essere una pasta della natura dei brioches o del panettone di Milano, grattatela o sbriciolatela. L’uva lasciatela intera e poi mescolate ogni cosa insieme, il rhum e il cipro compresivi.

Questo è il ripieno; ora bisogna chiuderlo in una pasta sfoglia per la quale può servirvi la ricetta del n. 155 nella proporzione di farina gr. 160 e burro gr. 80. Tiratela stretta, lunga e della grossezza poco più di uno scudo.

Distendete sulla medesima il ripieno e fatene un rocchio a guisa di salsicciotto tirando la sfoglia sugli orli per congiungerla. Dategli la circonferenza di 10 centimetri circa, schiacciatelo alquanto o lasciatelo tondo, ponetelo entro a una teglia di rame unta col burro avvolto intorno a sé stesso come farebbe la serpe; però non troppo serrato. Infine, con un pennello, spalmatelo con un composto liquido di burro sciolto e un rosso d’uovo.

Invece di uno potete farne due, se vi pare, con questa stessa dose, la metà della quale io ritengo che basterebbe per sette od otto persone.

Procedimento

Durata
Circa 3 ore (incluso il tempo di infusione)
Ingredienti
Uva sultanina, zucchero, noci sgusciate, focaccia rafferma, mandorle dolci sbucciate, pinoli, cedro candito, arancio candito, spezie composte di cannella, garofani e macis, sale, cipro, rhum
Strumenti
Lunetta, grattugia, teglia di rame, pennello da cucina

Passaggi

Passaggi

1. Preparazione dell'uva sultanina

Lavate e nettate l'uva sultanina, quindi mettetela in infusione in un mix di cipro e rhum. Lasciate che riposi per diverse ore, fino a quando l'uva inizia a gonfiarsi. Una volta pronta, toglietela dall'infusione e lasciatela da parte.

2. Preparazione degli ingredienti secchi

Tagliate i pinoli in tre parti e i frutti canditi a piccoli dadi. Tritate le noci e le mandorle con una lunetta fino alla dimensione del riso. Grattugiate o sbriciolate la focaccia. Lasciate l'uva intera e mescolate il tutto, aggiungendo anche il rhum e il cipro rimasti.

3. Assemblaggio del dolce

Utilizzate una pasta sfoglia preparata come da ricetta numero 155, con farina e burro della proporzione indicata. Stendete la sfoglia, rendendola stretta e lunga, poi disponetevi il ripieno. Arrotolate la sfoglia per formare un salsicciotto e avvolgetelo su se stesso come una spirale, senza stringere troppo.

4. Cottura

Spennellate la superficie del dolce con un composto di burro fuso e rosso d'uovo. Sistemate il dolce in una teglia di rame imburrata. Cuocete fino a doratura. La dose è sufficiente per due dolci, ideali per servire 7-8 persone.

Curiosità, aneddoti, info aggiuntive

Il Presnitz è un dolce ricco di storia che lega le tradizioni triestine a quelle austriache. Originariamente preparato per celebrare festività importanti, il suo nome deriva da una variazione dialettale dell'antico 'Preisnitz', riferendosi a una corona o premio d'onore.

La ricetta, trascritta da Artusi, conserva la ricchezza degli ingredienti, riflettendo le influenze mitteleuropee tipiche della città di Trieste.