Rifreddi
370. Pasticcio freddo di cacciagione
Prendiamo, per esempio, una starna o una pernice e con essa facciamo un pasticcio che potrà bastare per sei o sette persone. La starna (Perdrix cinerea) si distingue dalla pernice (Perdrix rubra) perché questa ha i piedi e il becco rosso ed è alquanto più grossa.
Sono gallinacei dell’ordine dei Rasores; si nutrono di vegetali, particolarmente di granaglie, e però hanno il ventriglio a pareti molto muscolose, ed abitano i monti dei paesi temperati. Le loro carni sono ottime, di sapor delicato; ma fra le due specie, la pernice è da preferirsi. Eccovi gli ingredienti per questo pasticcio:
- Una starna oppure una pernice alquanto frolla.
- Fegatini di pollo, n. 3.
- Rossi d’uovo, n. l.
- Foglie d’alloro, n. 2.
- Marsala, due dita di bicchiere comune.
- Tartufi neri, grammi 50.
- Lingua salata, grammi 50.
- Prosciutto grasso e magro, grammi 30.
- Burro, grammi 30.
- Una midolla di pane grossa quanto un pugno.
- Un piccolo battuto di cipolla, carota e sedano.
- Un poco di brodo.
La starna vuotatela, lavatela e mettetela al fuoco col detto battuto, col burro, col prosciutto tagliato a fettine, con le foglie d’alloro intere, e conditela con sale e pepe. Quando la cipolla avrà preso colore, bagnatela con la marsala versata poco per volta, e se non basta per tirar la starna a mezza cottura servitevi di brodo. Tolta la starna dal fuoco, levatele il petto e formatene otto filetti che lascierete in disparte. Il resto tagliatelo a piccoli pezzi per tirarli a cottura intera, unicamente ai fegatini, quello della starna compresovi.
Cotta che sia questa roba, levatela asciutta e mettetela in un mortaio, gettando via le foglie dell’alloro. Nell’intinto che ancora resta gettate la midolla del pane e con un poco di brodo, rimestando, fate una pappa che verserete anch’essa nel mortaio, come pure la raschiatura dei tartufi, e pesterete ogni cosa ben fine per passarla dallo staccio. In questo passato stemperate il rosso d’uovo e lavoratelo bene col mestolo per mantecarlo.
Ora, formate la pasta per coprirlo servendovi della ricetta n. 372. Prendete uno di quegli stampi speciali per questi pasticci, che sono fatti a barchetta o rotondi, scannellati, di ferro bianco, a cerniera che si apre. Ungetelo col burro e, tirata la pasta sottile poco più di uno scudo, foderatelo con la medesima e fategli il fondo che poserete sopra una teglia di rame unta anch’essa col burro.
Prima gettate nel fondo parte del composto e disponetevi sopra una parte dei filetti (petto della starna e lingua) ed alcuni pezzetti di tartufi grossi quanto le nocciuole e crudi; poi altro composto intramezzato di tartufi e filetti e così di seguito se il pasticcio fosse voluminoso. Pigiatelo bene perché venga tutto unito e compatto e fategli il coperchio della stessa pasta con qualche ornamento, lasciandovi nel mezzo un buco onde sfiati il vapore.
Dorate il di fuori e cuocetelo in forno o nel forno da campagna, e quando lo levate coprite il buco con un fiocco della stessa pasta, fatto a misura e cotto a parte.
La stessa regola potete tenere per un pasticcio di due beccacce le quali non hanno bisogno di essere vuotate, né degli intestini, né del ventriglio; soltanto verificherete che nelle parti basse non vi sia qualcosa di poco odoroso.
Procedimento
- Durata
- Circa 2 ore
- Ingredienti
- Starna o pernice, fegatini di pollo, rosso d'uovo, foglie d'alloro, Marsala, tartufi neri, lingua salata, prosciutto grasso e magro, burro, midolla di pane, battuto di cipolla, carota e sedano, brodo
- Strumenti
- Mortaio, staccio, teglia di rame, forno
Passaggi
1. Preparazione della Starna
Vuotate e lavate accuratamente la starna. Mettetela al fuoco insieme con il battuto di cipolla, carota e sedano, il burro, il prosciutto tagliato a fettine, e le foglie d'alloro intere. Conditela con sale e pepe. Quando la cipolla avrà preso colore, bagnate il tutto con il Marsala versato poco per volta. Se necessario, usate un po' di brodo per continuare la cottura fino a metà.
2. Preparazione del Ripieno
Togliete la starna dal fuoco e levatele il petto formando otto filetti da mettere da parte. Tagliate il resto a piccoli pezzi e cuoceteli insieme ai fegatini, incluso quello della starna. Una volta cotto, levate tutto e mettete in un mortaio, scartate le foglie di alloro. Bagnate la midolla di pane nel liquido restante, aggiungete un po' di brodo per fare una pappa e unite al mortaio con la raschiatura dei tartufi. Schiacciate fino a ottenere una pasta fine.
3. Preparazione della Crosta
Preparate una pasta sottile utilizzando una ricetta standard per pasticcio. Foderate uno stampo da pasticcio precedentemente unto con burro. Disponete una parte del composto di ripieno nel fondo, seguito da alcuni filetti, pezzi di lingua, tartufi tagliati a pezzi. Ripetete il processo fino a riempire lo stampo. Pigiatelo bene per ottenere una struttura compatta e copritelo con un coperchio di pasta. Decorate secondo il gusto e lasciate un buco centrale per sfiatare il vapore.
4. Cottura
Dorate l'esterno del pasticcio e cuocetelo in forno fino a doratura. Una volta cotto, chiudete il buco centrale con un piccolo fiocco di pasta cotto separatamente.
Curiosità, aneddoti, info aggiuntive
La starna e la pernice sono specie di selvaggina conosciute fin dai tempi antichi per la loro carne saporita e delicata. Sono spesso associate a piatti festivi e ricorrenze particolari grazie al loro gusto pregiato.
Nel passato, la carne di selvaggina come quella della starna o pernice era considerata un lusso, riservata alle tavole nobili, mentre oggigiorno è più accessibile ma ancora apprezzata per la sua qualità.