Pasticceria

635. Lingue di gatto

Sono pastine pel the, tolte da una ricetta venuta da Parigi.

  • Burro, grammi 100.
  • Zucchero bianco a velo, grammi 100.
  • Farina d’Ungheria, grammi 100.
  • Una chiara d’uovo.

Ponete in un vaso il burro così naturale e cominciate a dimenarlo col mestolo; poi versateci lo zucchero, indi la farina e per ultimo la chiara d’uovo, lavorando sempre il composto per ridurlo una pasta omogenea. Ponetela nella siringa con un disco di buco rotondo o quadro della grandezza di circa un centimetro, e spingetela in una teglia, unta leggermente col burro, in forma di pezzetti lunghi un dito, tenendoli radi perché, squagliandosi, allargano. Cuoceteli al forno da campagna a moderato calore. Con questa dose ne otterrete una cinquantina.

Procedimento

Durata
Circa 30-40 minuti
Ingredienti
Burro, Zucchero bianco a velo, Farina d’Ungheria, Chiara d’uovo
Strumenti
Vaso, Mestolo, Siringa da pasticceria, Teglia, Forno

Passaggi

Passaggi

1. Preparazione dell'impasto

In un vaso, mettete il burro a temperatura ambiente e iniziate a mescolarlo con un mestolo. Aggiungete lo zucchero a velo e continuate a mescolare bene il tutto. Successivamente, incorporate la farina d’Ungheria e continuate a lavorare l'impasto. Infine, unite la chiara d’uovo e mescolate fino a ottenere un composto omogeneo e senza grumi.

2. Creazione delle pastine

Trasferite il composto così ottenuto in una siringa da pasticceria dotata di un disco di apertura rotonda o quadrata e della grandezza di circa un centimetro. Su una teglia leggermente unta con burro, formate delle strisce di impasto lunghe quanto un dito, lasciando spazio tra di esse perché durante la cottura si espanderanno.

3. Cottura

Cuocete le pastine nel forno a temperatura moderata fino a quando sono leggermente dorati. Il tempo di cottura esatto può variare, quindi controllate spesso per assicurarvi che non si brucino. Una volta cotte, lasciatele raffreddare prima di servirle.

Curiosità, aneddoti, info aggiuntive

Il termine 'lingue di gatto' si riferisce alla forma sottile e allungata di questi biscotti, simile alla lingua di un gatto. Sono spesso servite in accompagnamento al tè in vari ambienti eleganti e sono una classica proposta delle pasticcerie parigine.