Fritti

212. Castagnole I

Questo piatto particolare alle Romagne, specialmente di carnevale, è, a dir vero, di genere non troppo fine, ma può piacere.

Intridete sulla spianatoia una pasta soda con farina, due uova, una cucchiaiata di fumetto, odore di scorza di limone e sale quanto basta. Lavoratela molto e con forza colle mani come fareste del pane comune, facendole a poco per volta assorbire una cucchiaiata di olio fine. Per ultimo tiratela a bastoncini, tagliateli a pezzetti del volume di una noce e gettateli subito in padella a lento fuoco dimenandola continuamente. Cotte che sieno le castagnole, spolverizzatele di zucchero a velo e servitele diaccie; ché sono migliori che calde.

Se invece di fumetto vi servirete di cognac o di acquavite, il che sembra lo stesso, vi prevengo che non otterrete il medesimo effetto e che rigonfieranno poco.

Procedimento

Ingredienti
Farina, Uova, Fumetto, Scorza di limone, Sale, Olio fine, Zucchero a velo
Strumenti
Spianatoia, Padella

Passaggi

Passaggi

1. Preparare l'impasto

Iniziate intridendo sulla spianatoia una pasta soda utilizzando farina, due uova e una cucchiaiata di fumetto. Aggiungete un odore di scorza di limone e il sale quanto basta. Lavorate la pasta con forza e dedizione, facendo assorbire gradualmente una cucchiaiata di olio fine fino a ottenere una consistenza omogenea.

2. Creare le castagnole

Una volta ottenuto l'impasto, tiratelo a formare dei bastoncini e tagliateli a pezzetti del volume di una noce. Questo risulterà nella classica forma delle castagnole.

3. Cottura

Mettete i pezzetti preparati in una padella a fuoco lento, dimenandola continuamente per garantire una cottura uniforme e per evitare che le castagnole si attacchino.

4. Ultimo tocco

Una volta cotte, spolverizzate le castagnole di zucchero a velo. Servitele diaccie (fredde), così da apprezzarne al meglio il gusto, che è migliore rispetto al servirle calde.

Curiosità, aneddoti, info aggiuntive

Le castagnole sono un dolce tradizionale legato al carnevale, particolarmente diffuso in tutta Italia ma con variazioni specifiche in diverse regioni. Il loro nome deriva da 'castagna' a causa della loro forma, simile a quella del frutto. Storicamente associate ai festeggiamenti e alla convivialità, oggi rappresentano un esempio di come i dolci tradizionali riescano a mantenere una forte presenza durante le celebrazioni stagionali.