Piatti di pesce

508. Baccalà dolce-forte

Cuocetelo come il baccalà n. 506, meno l’aglio, e quando sarà rosolato da ambe le parti, versateci su il dolce-forte, fatelo bollire ancora un poco e servitelo caldo.

Il dolce-forte o l’agro-dolce, se così vi piace chiamarlo, preparatelo avanti in un bicchiere, e se il baccalà fosse grammi 500 all’incirca, basteranno un dito di aceto forte, due dita di acqua, zucchero a sufficienza, pinoli e uva passolina in proporzione. Prima di versarlo sul baccalà non è male il farlo alquanto bollire a parte. Se vi vien bene sentirete che nel suo genere sarà gradito.

Procedimento

Durata
-
Ingredienti
Baccalà, aceto, acqua, zucchero, pinoli, uva passolina
Strumenti
Pentola, bicchiere

Passaggi

Passaggi

1. Preparazione del Dolce-Forte

Inizia preparando il condimento dolce-forte. Prendi un bicchiere e combinalo con un dito di aceto forte e due dita di acqua. Aggiungi abbastanza zucchero per dare dolcezza, quindi integra una manciata di pinoli e uva passolina. Mischia accuratamente gli ingredienti e mettili a bollire leggermente a parte per permettere ai sapori di amalgamarsi bene.

2. Cottura del Baccalà

Nel frattempo, cuoci il baccalà seguendo le indicazioni di una ricetta tradizionale alla fiorentina, ma ometti l'aglio. Rosola il baccalà da entrambe le parti fino a che non acquisisce un bel colore dorato. Una volta pronto, è il momento di versare il condimento dolce-forte che hai preparato sul baccalà stesso.

3. Finitura e Servizio

Dopo aver versato il condimento sul pesce, lascia cuocere ancora per pochi minuti, permettendo a tutti i sapori di fondersi e creare una deliziosa combinazione di gusto. Servi il baccalà dolce-forte caldo, pronto per deliziare i tuoi ospiti con questa raffinata unione di sapori.

Curiosità, aneddoti, info aggiuntive

Il baccalà è un ingrediente tradizionale ampiamente utilizzato nella cucina italiana, soprattutto nelle regioni costiere dove il pesce essiccato era una delle poche proteine animali disponibili. La combinazione dolce-forte è tipica della cucina toscana e ritrova le sue origini nel tentativo di bilanciare i sapori del pesce con aggiunte agrodolci, un tratto peculiare di molte preparazioni antiche.